L'obiettivo principale del progetto è la valorizzazione molecolare e/o strutturale, coadiuvata da azioni di
ottimizzazione energetica e tutela ambientale di biomasse residuali del comparto Agroindustriale ed Ittico.
L'azione di valorizzazione sarà indirizzata verso quattro risultati finali, quali la creazione di formulati per la
mangimistica, prodotti per la farmaceutica, formulati per fini energetici, produzione di carboni attivi .Il
raggiungimento di tali risultati sarà supportato coniugando il patrimonio professionale/tecnologico
posseduto dalle aziende afferenti al Distretto con le conoscenze scientifiche di frontiera presenti nelle
Università e negli EPR.Il raggiungimento di questi obiettivi permetterà di innalzare la competitività delle
aziende del Distretto coinvolte nel progetto e fornirà dati utili per la creazione di possibili nuove imprese
produttive, dando sviluppo sul territorio nella tutela dell'ambiente.
Pertanto uno dei settori cardine che
verrà preso in considerazione sarà quello dell'industria olearia. Sul trattamento dello scarto di frantoio, il
progetto propone una serie di innovazioni a largo spettro, così da ottenere mangimi, biomolecole, carboni
attivi. Nello specifico si propone la messa a punto di una procedimento per il recupero non distruttivo della
componente polifenolica presente nelle acque di vegetazione, e l'impiego di questa, dopo opportune
elaborazione, per realizzare nuove formulazioni farmaceutiche. La procedura di recupero della frazione
polifenolica verrà altresì utilizzata per mettere a punto un nuovo sistema automatizzato per lo smaltimento
in loco delle acque di vegetazione. Parallelamente verranno sviluppati dei nuovi processi di essiccamento
della sansa denocciolata e destinare il prodotto elaborato alla produzione di nuovi mangimi innovativi per il
comparto zootecnico.
Attraverso processi avanzati di carbonizzazione/attivazione il progetto si prefigge di
trasformare il nocciolino di oliva in carboni attivi innovativi ad alta efficienza. La produzione di scorza
agrumaria esausta è un altro settore di intervento, forte della presenza nel Distretto di PectineItalia SpA,
azienda leder europea nella produzione di pectina, proponendo degli interventi innovativi di essicazione
così da valorizzare il prodotto ottenuto per scopi mangimistici. Nel settore dello scarto costituito da frutta e
da ortaggi, il progetto propone lo sviluppo di una procedura di recupero del pool molecolare presente nella
componente liquida di questi prodotti, la sua elaborazione chimica e la trasformazione in nutrimento base
per l'accrescimento etero/mixotrofico di specifici ceppi algali, da cui ottenere biodiesel e bioprodotti.
Questi ultimi verranno impiegati per sviluppare dei nuovi dispositivi medici. Il progetto considererà anche
masse residuali prodotte dalle specie oleaginose della filiera agro energetica. Si prevede di sviluppare
processi di recupero dei principi bioattivi. Sui panelli esausti si interverrà al fine di poter utilizzare questo
materiale nel settore della mangimistica. Lo scarto ittico, in particolare quello che si genera nel settore
della trasformazione conserviera, verrà valorizzato mediante produzione di biomolecole per la
farmaceutica e formulati secchi per la mangimistica nel settore Pet Food.
L'ecosostenibilità dei processi
proposti sarà garantita dallo sviluppo di tecnologie di produzione energetica in assetto trigenerativo:
conversione delle biomasse solide in energia elettrica e completo recupero dell'energia termica
contemporaneamente prodotta per la copertura del fabbisogno energetico dei processi di essiccamento
alla base della formulazione di prodotti per l'industria mangimistica. Gli stream gassosi esausti dei processi
termochimici verranno valorizzati ulteriormente, in un'ottica generale di amplificazione energetica,
mettendo a punto un sistema per il loro impiego nell'accrescimento di alghe per la produzione di biomasse.